{mosimage}Ognuno dica la sua
premesso che ho l'incedio e furto, sono protetto contro manifestazioni, eventi politici e "tafferugli", e premesso che non vado all'olimpico in macchina, penso che se mi dovessero incendiare la macchina e avessi la fortuna di sapere chi sono stati, li vaggiu a truvà a la casa cu lu scannaporcu e che angappu angappu...ma senza ucciderli, 'anna bramà n'ati 50 anni!
Poi con i soldi dell'assicurazione mi faccio incorniciare la suddetta arma in una vetrinetta di cristallo swaroswski ad apertura automatica programmata alle 13 e alle 20.30 (m'aggia taglià lu pà cu queddu curtieddu) e la appendo sopra al mio letto, così quando avrò nostalgia della mia macchina mi basterà guardarla per farmi ritornare il sorriso.

Mi scuso per l'eccessiva sincerità...



Giuseppe ma cosa cazzo dici???????


Premetto che al momento non mi esprimo perchè ciò che sento lo tengo per me.
Condoglianze alla famiglia del defunto, solidarietà per il Poliziotto e pena per i delinquenti!

Persone in questa conversazione

  • un altro episodio non felice...se questo è ciò che circonda il giocattolo...meglio che lo fermiamo un po...

  • Vorrei solo aggiungere una cosa. Facciamola finita con questa favola del modello inglese!
    In Inghilterra non succede niente negli stadi, i bambini vedono tranquilli la partita, si ride e si scherza. Okkay.
    Ma:
    - In Inghilterra il posto più infimo di gradinata costa quaranta,cinquanta sterline (al cambio sono sessanta euro) c'è quindi "selezione all'ingresso"
    - Gli stadi sono di proprietà delle società, che sono RESPONSABILIZZATE su tutto quello che accade all'interno. La polizia negli stadi non entra più, ci sono solo steward che usano le maniere forti perché se qualcuno commette qualche danno, poi paga la società
    - In Inghilterra esiste l'arresto PREVENTIVO. "Non mi piace la faccia di quello" il giorno della partita, pensa un poliziotto? Okkay, portiamolo in caserma fino a quando finisce. In Italia, questo è IM-PEN-SA-BI-LE
    - In inghilterra i tifosi si menano anche più di prima. Solo che NON lo fanno allo stadio, ma lontano e tra di loro. Il che per me è un bene. Se sono una persona adulta e consenziente e ho voglia di menare le mani con altri adulti e consenzienti (e animali) come me, perché non posso uccidermi? Un bell'appuntamento su siti internet apposta, cento contro cento con spranghe e bastoni. Sembra assurdo? E' quello che succede. E per me va bene. Basta che non rompano i coglioni a chi non c'entra. Cosa che in Italia, dove l'homo italicus è per natura vigliacco, non accade (e se la prendono con le macchine altrui).
    E poi, scusate eh...
    Ma siamo proprio sicuri che queste scene da guerriglia urbana non potevano essere evitate? Io conosco a fondo la mentalità ultras, non la condivido nè giustifico quello che è successo ieri, ma la conosco. E non era poi così difficile pensare che sarebbero successi casini immani nel non sospendere il campionato. Perché l'ultras ragiona così: Raciti morto= tutto fermo. Tifoso morto= sticazzi. Di conseguenza, guerriglia.
    E'un discorso elementare, peccato che al dicastero dell'Interno, dove c'è gente PAGATA solo per costituire un OSSERVATORIO su questi fenomeni, queste cose non le abbaino capite.
    E il paradosso è che mentre il CONI premeva per la sospensione (proprio l'ente che avrà maggiori casini per recuperare partite ecc) il Ministero non abbia voluto!!
    Ma da chi siamo governati?

  • Giuseppe ma cosa cazzo dici???????


    Nero mi ha chiesto cosa avrei potuto fare ed io ho risposto, provando ad immaginare "all'estremo della rabbia" cosa avrei potuto fare...
    Poi se pensi che io giro gli occhi quando altri vedono ER e Dottor House, capisci quale può essere la possibilità che la cosa si verifichi.


    solidarietà per il Poliziotto


    (stando alle notizie che sono circolate fino a stamattina e premesso che fatti nuovi potrebbero cambiare le cose e le opinioni)

    Non sono mai stato contro i poliziotti, e tu lo sai! ho estremo rispetto per il vostro lavoro, il rischio che correte e il piccolo (in relazione al pericolo) stipendio che prendete. Li ho quasi sempre difesi.
    Credo solo che stavolta chi aveva in mano la pistola non fosse un Poliziotto con la "P" maiuscola e "i coglioni" del mestiere ma un buffoncello che si sente "grosso" solo perchè ha un ferro in mano e una camicia stemmata addosso.

    Avrò solidarietà per lui solo se non lo "copriranno" e pagherà come e più di un cittadino normale per quello che ha fatto.

    solidarietà per il Poliziotto e pena per i delinquenti


    forse in questo caso coincidono

    Un saluto a DJ Gabbo...e che nel biancazzurro del cielo possa vedere finalmente in pace la sua Lazio e suonare agli angeli la sua musica.
    Ciao Gabriele!

  • Ma siamo proprio sicuri che queste scene da guerriglia urbana non potevano essere evitate? Io conosco a fondo la mentalità ultras, non la condivido nè giustifico quello che è successo ieri, ma la conosco. E non era poi così difficile pensare che sarebbero successi casini immani nel non sospendere il campionato. Perché l'ultras ragiona così: Raciti morto= tutto fermo. Tifoso morto= sticazzi. Di conseguenza, guerriglia.
    E'un discorso elementare, peccato che al dicastero dell'Interno, dove c'è gente PAGATA solo per costituire un OSSERVATORIO su questi fenomeni, queste cose non le abbaino capite.
    E il paradosso è che mentre il CONI premeva per la sospensione (proprio l'ente che avrà maggiori casini per recuperare partite ecc) il Ministero non abbia voluto!!
    Ma da chi siamo governati?


    concordo in pieno con boniek.

  • Io nn riesco a capire ancora il perchè..Perche sparare ad altezza uomo da cosi lontano???cosa aveva visto questa perona di tanto grae???e poi perchè metter in mezzo il calcio?? secondo me è stato un pretesto per pararsi il culo, dicendo che erano tifosi in qualche modo si andava a "giustificare" un gesto orribile..poi il resto l'hanno fatto gli ultras, nn c'era cosa piu bella che abbandonare le curve, tutti insieme.Cmq per la cronaca io ero a S.SIRO verso le 14, si respirava un'aria surreale e questo purtroppo nn è bello..
    Mi dispiace per quel ragazzo, nn si puo perdere la vita per una passione, come ero dispiaciuto per Raciti che ha perso la vvita per laoro..
    Però qusta volta non hanno sbagliato solo gli ultrà.....

  • Quel che è successo nella stazione di servizio è stato un tragico sbaglio di un poliziotto e tutto era scollegato dal calcio malgrado le "mazzate" fossero presumibilmente legate all'essere di "razze calcistiche" differenti. Il resto lo hanno fatto gli imbecilli che si fregiano del termine "tifosi"....

  • l'unica cosa giusta che avrebbero potuto fare gli ultrà era quella di abbandonare le curve e manifestare pacificamente...quegli idioti travestiti da tifosi meritano l'ergastolo....dalle immagini non sembrava una partita ma il g8 di Genova...peccato che in tutto questo ci abbia rimesso la persona sbagliata...

  • Credo che quel che è successo alla stazione di servizio esula dal discorso calcistico. E' "ordinaria" violenza se vogliamo chiamarla così. Sarebbero potuti essere chiunque e non necessariamente tifosi che si muovevano per una partita da Roma a Milano. In fondo in un'area di servizio ci può passare chiunque, me compreso.
    Quello che è successo è raccapricciante. Andrebbero sbattuti in galera i "tifosi" e andrebbe buttata via la chiave. Abbandonare le curve e manifestare per cosa? Perché un poliziotto, preterintenzionalmente o colposamente o volontariamente ha ucciso un cliente qualsiasi di Società Autostrade, senza neanche saperne l'estrazione o l'appartenenza a gruppi di tifosi?

  • I problemi vanno arginati subito, certo, ma possono essere risolti soltanto partendo dalla base. E la base è la "cultura" calcistica, che si costruisce partendo dai ragazzini.

    Il discorso come al solito è complesso, e anch'io sono costretto a procedere per semplificazioni.
    La prima cosa è la cultura della sconfitta, in Italia assolutamente assente. Passa il messaggio: ho vinto e perciò sono migliore. In tutti i settori della vita, non solo nel calcio, non sempre è così.

    Nel caso specifico, concordo con Gaetano. Il calcio, nell'episodio, non c'entra molto. I tifosi (?), dopo, hanno combinato un macello non giustificabile. Non giustificabile, ripeto, ma che parte dalla solita considerazione di fondo: la sensazione di essere presi per il culo.
    Una sensazione che nasce con la mancanza di informazione. La nebbia di notiziole e sotterfugi inizialmente hanno indotto a pensare questo, in maniera più o meno manovrata onde cercare la pezza d'appoggio per il poliziotto: è un delitto del calcio, dovuto alla rissa tra due tifoserie. Man mano che si è andato avanti, l'occultazione del fatto è diventata sempre più difficile e allora è montata anche la rabbia degli ultras (?). Alle 14:30 la versione era che il poliziotto aveva sparata in aria un colpo (soltanto dopo sarebbero diventati due) e accidentalmente aveva colpito il "tifoso". Il tifoso, non il ragazzo. Nessun giornalista o informatore o valletta ha commentato: c'è qualcosa che non torna.
    Se adesso inizialmente si fosse detto: è morto un ragazzo in autogrill in seguito ad una rissa, per colpa di un proiettile esploso dalla mano di un poliziotto che probabilmente voleva mirare alle gomme, ovvero la verità, cosa sarebbe successo? Cosa sarebbe passato?

    Continuo a credere che ci sia una mano dietro a questi episodi di stupida violenza ultras, e che più che altro siano degli stupidi che si fanno trascinare da alcuni più scaltri i quali a loro volta sono semplici marionette. Bisogna ancora vedere chi manovra i fili.

  • concordo con tutto quanto detto sin qui. le autorità preposte hanno gestito come peggio non si poteva il tutto, con maggiore trasparenza e assunzione di responsabilità (altra virtù di cui l'homo italicus non abbonda) ci saremmo risparmiati un pò di casini (boniek ha spiegato benissimo il codice "etico" del mondo ultras).
    Su una cosa mi preme insistere: non c'entra nulla il calcio!
    Mi spiego meglio: il calcio è un pretesto, un mezzo scelto per aggregare e coagulare intorno a una comune fede calcistica estremismi politici, guadagni facili (poche storie: l'ultras è un mestiere per molti), frustrazioni e pruriti da "fight club". tutto ciò che negli anni 70 ruotava attorno alla politica, oggi ruota attorno al calcio perchè:
    1- è una enorme cassa di risonanza ed è un facile punto di ritrovo per reclutare nuovi seguaci
    2- è una zona franca in cui le leggi dello stato (?) sembrano non valere. come ha spesso sottolineato abatantuono a controcampo, se io faccio la stessa cosa nell'ambito di una partita di calcio o in qualsiasi altro contesto, le conseguenze sono clamorosamente diverse.
    un certo magma di inquietudine che da sempre cova latente sotto la società italiana da un pò di anni ha trovato la sua nuova via d'uscita: il calcio

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