{mosimage}Cosa succede quando si è costretti a vivere per volontà, necessità e piacere lontano da casa.

Beh, chi meglio di uno come me poteva scrivere una rubrica del genere, uno che lontano da casa(ma poi quale casa, Palermo o Tito? Ancora me lo domando)ci vive per volontà, necessità* e perché no anche per piacere (anche se la città dove vivo non e proprio delle più piacevoli).
Per un uomo o una donna il discorso è molto diverso perché già da epoche millenarie ci si spostava solo ed esclusivamente per necessità perché bisognava trovare zone migliori dove lavorare e farsi una famiglia per poter affrontare una vita non agiata ma per lo meno dignitosa.Si emigrava anche all’ estero come ad esempio i siculi che negli USA si sono subito ambientati bene (minchia!)con interi quartieri di alcune Metropoli popolati da emigranti,in modo da ricreare lo spirito di una volta.
Gli anni passano,le migrazioni proseguono pure, ma il ricordo del paese natio e della propria infanzia assorbe sempre gran parte dei pensieri giornalieri,la casa gli affetti,gli amici,i luoghi simbolo(la stanzetta di Pietro,vero Anto’)sono un chiodo fisso difficile da liberarsene,e cosi accade che non si emigra più per necessità!Si perché tanto al giorno d’oggi uno dice:Ma chi cazzo(scusate ma ci vuole)me lo fa fare ad andarmene da casa nel pieno della mia giovinezza per andare fuori a trovare un lavoro che mi spezza le ossa,mi da un normalissimo stipendio e mi dura zero perché si sa la vita in una grande città è molto costosa.Meglio restare a casa,tanto papà lo stipendio lo piglia,mamma mi da qualcosa di nascosto,e poi come dimenticarsi di nonna??????Al massimo faccio qualche extra o il manovale finchè recupero qualcosina per andare in vacanza quest’estate con gli amici.Ma poi c’è sempre l università a qualche chilometro da casa,un paio d’esami l anno cosi tengo tutti quieti i sospettosi.
Beh ecco la necessità di andare via da casa non è più un problema perché la soluzione è stata trovata senza dover sudare neanche tanto.
A volte capita di andare via per volontà propria come l andare a studiare in un'altra città neanche tanto vicina alla propria,espandere i propri valori culturali,confrontarsi con altre persone senza avere la presunzione di dire:Ma quello cosa vuoi che ne capisca,è un povero fesso viziato da mamma e papà,quindi si cresce sotto tanti valori,e quando si torna quelle poche volte a casa si esclama:Ma con chi ho avuto a che fare fino ad oggi??????????A volte si fatica a fare un qualsiasi ragionamento con gli amici fino a ieri compagni di vita,quindi si arriva ad un bivio…………!
Vivere lontano da casa per piacere non richiede uno sforzo immane perché è difficile farlo per un lungo periodo di tempo,tanto prima o poi ciò è destinato a terminare perché gli euro non si riproducono da soli…………..
La donna diversamente dal maschio, ha meno problemi e preoccupazioni perché in primis non si trova costretta a lavorare,preferisce studiare e scusate se ve lo dico,non si schioderebbe da mamma neanche morta!!!!!!!
La mamma non si tocca,potendo scegliere si vivrebbe anche da spostate in casa con lei,perché è impossibile starne senza,lei è la migliore amica,la maestra di vita,colei che ci coccola e non ci fa fare una mazza anche fino a quarant’anni.
Praticamente è una garanzia!!!!!!!!!!!!!!!!!
Difficile essere tutti d’accordo su ciò che ho scritto perché il mio è solo un concetto personalissimo molto critico,ma visto con gli occhi di un mercenario girovago per quei motivi menzionati all’ inizio,ma che a differenza di altri omette la necessità e lascia le altre due.
Mi reputo molto fortunato rispetto a tanti altri amici conoscenti e non,ma signori miei la fortuna bisogna anche sapersela trovare e soprattutto mantenere.

Avanti divertitevi a dire la vostra.
Saluto tutti belli&brutti
lo straniero sempre fiero

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