{mosimage}Nessun dato epidemiologico, pur essendo l'area di interesse nazionale per la bonifica ambientale. Dopo l'articolo pubblicato da L'Espresso, il sindaco Scavone chiede la smentita

di Antonello Picerno
tratto dal quotidiano telematico Virus Media
[url]http://www.virusmedia.it/xhtml/news.php?id=5628[/url] TITO- Gli abitanti del comune di Tito hanno una probabilità di sviluppare tumori molto più alta della media nazionale. Questo almeno l´allarmante risultato cui giunge un´inchiesta realizzata da "L´Espresso" e pubblicata sul numero 21, che colloca il centro lucano in una speciale classifica comprendente i comuni più esposti al rischio tumori; quanto emerge è a dir poco preoccupante e sembra dare ragione alla percezione comune di un aumento dei casi di neoplasie.
Ricercare le cause di detto aumento è cosa molto ardua dati i molteplici fattori di rischio che sono alla base dello sviluppo dei tumori, e rientra tra le competenze delle istituzioni che tutelano la salute del cittadino (Asl, Iss, etc..); purtroppo a riguardo, malgrado la loro estrema utilità, non sono reperibili informazioni sull´anagrafe tumori, o altri dati epidemiologici riguardo la diffusione di tale patologia (come la stratificazione di tumore per tipi, la diffusione di alcuni tipi conseguenza di determinati fattori di rischio ecc.).
Questa carenza di informazione era stata messa in evidenza anche dall´Istisan 05/01, rapporto dell´Istituto Superiore di Sanità, che ci menzionava tra i 17 siti di interesse nazionale che più urgentemente richiedevano interventi di bonifica del suolo perché contaminati da una gran mole di inquinanti cancerogeni e tossici a vario livello, tra cui ammoniaca, fosfogessi, fosforo, acque reflue, scorie siderurgiche, amianto, oli minerali, fenoli, cadmio, cromo esavalente, mercurio, cianuri inorganici, acidi e basi vari, rifiuti speciali, pericolosi, assimilabili agli urbani. Per la bonifica del sito (localizzato all´interno della zona industriale) sono stati stanziati 4.028.363 € con il D.M. 468/2001, come riportato dal rapporto dell´Istituto Superiore Sanità succitato ed aggiornato alla fine del 2004, sono state effettuate 5 conferenze di servizi istruttorie, 5 conferenze di servizi decisorie, nessuna riunione tecnica, nessuna messa in sicurezza d´emergenza, nessun progetto definitivo di bonifica.
A questo punto sorgono spontanei interrogativi: i lavori sono mai giunti al termine? Come previsto dalla normativa, la Provincia, una volta conclusi i lavori di bonifica, è tenuta a verificare l´assenza o la riduzione degli inquinanti; ciò è avvenuto? Perché le Asl non hanno provveduto ad indagini epidemiologiche dopo il rapporto dell´Iss per verificare se vi fossero dei rischi per la popolazione? Perché, almeno fino alla pubblicazione dell'articolo sull'Espresso, questa mancanza di comunicazione e di interesse da parte di tutte le istituzioni che erano a conoscenza della situazione (Comune, Arpa, ecc.)?
Sperando che qualcuno sappia dare delle risposte a queste domande, e confidando nel ruolo delle istituzioni tutte, ci si augura che vengano individuati e rimossi quei fattori che sono alla base degli allarmanti dati di cui finora si è trattato.
Antonello Picerno


BOX RIEPILOGATIVO

25 maggio Antonello Picerno (anto986) anticipa la pubblicazione dell'articolo dell'Espresso
[url]http://www.titonline.it/news.asp?id=1113[/url]

26 maggio Nell'inchiesta dell'Espresso (di Luca Carra e Daniela Minerva) è presente anche Tito come zona più esposta al rischio tumori
[url]http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sos-cancro/1621567//0[/url]

30 maggio L'ex sindaco Nicola Fermo, attuale capogruppo di maggioranza, telefona alla redazione di Titonline per rassicurare la popolazione sui passaggi svolti e sugli interventi dell'amministrazione per tutelare la salute dei cittadini, aggiungendo che non è stato rilevato incremento alcuno nella mortalità generale degli ultimi dieci anni.

8 giugno Il vicepresidente del Consiglio comunale Michele Iummati (Ds) chiede al sindaco e al presidente dell'Asi Mario Vasta se sono state prodotte iniziative contro l'inquinamento. Di seguito il comunicato stampa pervenutoci.

ZONA INDUSTRIALE TITO SCALO, IUMMATI (DS) CHIEDE AL SINDACO E AL PRESIDENTE DELL'ASI SE SONO STATE PRODOTTE INIZIATIVE CONTRO L'INQUINAMENTO

In una lettera indirizzata al presidente del Consorzio Asi di Tito Scalo, il vicepresidente del Consiglio comunale di Tito, Michele Iummati, ha espresso “preoccupazione” circa le notizie di stampa pubblicate dal settimanale L'Espresso negli ultimi giorni che contemplerebbero “l’area industriale di Tito Scalo” nella mappa delle “zone più esposte a rischio di contaminazione”. Iummati ha chiesto a Mario Vasta - tenuto conto che la zona industriale di Tito con i recenti fenomeni di inquinamento è divenuto Sito di interesse nazionale – “quale sia ad oggi il livello di inquinamento dell’area di Tito, le attuali risultanze dei processi di bonifica dei siti considerati più a rischio, quali interventi sono stati ad oggi effettuati (con che risultati) e come si intende procedere per il futuro al fine di salvaguardare e tutelare la salute dei residenti e di quanti vivono il territorio di Tito”.
La missiva inviata dall’esponente Ds fa seguito a una recente interrogazione presentata al presidente del Consiglio comunale titese, in cui Iummati interroga il sindaco Pasquale Scavone per conoscere “quali iniziative e quali interventi sono stati effettuati in merito (con che risultati) e che cosa l’Amministrazione intende fare a tal proposito”, nell’interesse della salute dei cittadini di Tito e di tutti quelli che per diversi motivi frequentano il comprensorio di Tito. “È importante - ha dichiarato Iummati, a nome del gruppo di minoranza del centro sinistra Tito - continuare a mantenere alta l’attenzione su un tema, quale quello della salvaguardia ambientale e della salute dei cittadini, senza creare allarmismi e terrorismo psicologico, ma cercando attraverso una appropriata sinergia tra le istituzioni competenti, così come sta cercando di fare la nostra parte politica anche attraverso iniziative pubbliche, di garantire alla intera comunità locale condizioni di certa vivibilità dell’area ed una giusta informazione. In questo senso l’impegno dei Democratici di sinistra e dell’intero centro sinistra di Tito continuerà senza alcuna esitazione”. (Michele Iummati, vicepresidente Comune di Tito)

6 luglio 2007 Pubblicata la lettera del sindaco Pasquale Scavone a L'Espresso, con relativa risposta. La riportiamo integralmente di seguito (grazie ad Antonio Giuzio [darko] per avercela fatta pervenire)

Sos cancro
Dall'articolo "Sos Cancro" ("L'espresso" n.21) emerge nella cartina "Penisola avvelenata" che Tito è identificato quale Comune a rischio cancro. Considerato che dall'articolo non si evincono fonti o studi epidemiologici che giustifichino la presenza del Comune di Tito in tale contesto, chiedo una smentita ufficiale che serva a rasserenare la nostra popolazione. Questa Amministrazione si è attivata nelle sedi istituzionali competenti (Ministero Ambiente, Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, Asl n.2 Potenza, Crob Rionero in Vulture, Cnr Tito) per acquisire tutti i dati che servano a diradare ogni possibile dubbio.
Pasquale Scavone, sindaco di Tito

[Risposta]
La mappa d'Italia pubblicata evidenzia alcune delle 54 aree nazionali di bonifica ambientale. In molti di questi siti sono stati effettuati studi epidemiologici che hanno rilevato problemi di salute correlabili a situazioni di degrado ambientale, spesso con un aumento di alcuni tumori rispetto alla media. Il paese di Tito, in Basilicata, è uno delle pochissime aree nella lista delle bonifiche in cui non sono stati svolti studi epidemiologici.

Persone in questa conversazione

  • si ma noi ora come ci regoliamo?perchè l'amministrazione non si attiva e fa fare degli studi che possano fugare ogni dubbio?

  • Bene(anzi,sarebbe meglio dire male)

    Il paese di Tito, in Basilicata, è uno delle pochissime aree nella lista delle bonifiche in cui non sono stati svolti studi epidemiologici.


    Se tali studi non sono stati svolti,anzichè chiedere una smentita non sarebbe opportuno effettuare tali studi e sulla base dei risultati trarre le conclusioni?

  • Ma se gli studi epidemiologici non sono stati svolti da dove le cacciano ste statistiche ?

  • Da un calcolo molto approssimativo.

  • Quindi mi pare di capire che è na mezza puttanata ?

  • Bravo!

    Secondo quell'articolo parte della popolazione dovrebbe vivere accompagnata da un tumore.
    Poi tutte le persone che hanno e stanno lavorando con prodotti chimici dovrebbero già dormire in un letto di noce.

    Cmq meglio fare molta chiarezza sull'argomento perchè una notizia del genere destabilizza la popolazione.

  • Salve a tutti sono l'autore dell'articolo e non voglio assolutamente difendere ciò che ho scritto in quanto non è una presa di posizione o un'accusa ma una semplice denuncia di un problema che può( o potrebbe?!?) riguardare tutti noi.
    L'intento non è quello di destabilizzare l'opinione pubblica, ma come EDUCARE(nel senso di portare a conoscenza) la Popolazione ad un tema di Salute; in altri termini si tratta in termini di programmazione sanitaria di PROMOZIONE DELLA SALUTE.

  • Salve a tutti sono l'autore dell'articolo e non voglio assolutamente difendere ciò che ho scritto in quanto non è una presa di posizione o un'accusa ma una semplice denuncia di un problema che può( o potrebbe?!?) riguardare tutti noi.
    L'intento non è quello di destabilizzare l'opinione pubblica, ma come EDUCARE(nel senso di portare a conoscenza) la Popolazione ad un tema di Salute; in altri termini si tratta in termini di programmazione sanitaria di PROMOZIONE DELLA SALUTE.

  • Salve a tutti sono l'autore dell'articolo e non voglio assolutamente difendere ciò che ho scritto in quanto non è una presa di posizione o un'accusa ma una semplice denuncia di un problema che può( o potrebbe?!?) riguardare tutti noi.
    L'intento non è quello di destabilizzare l'opinione pubblica, ma come EDUCARE(nel senso di portare a conoscenza) la Popolazione ad un tema di Salute; in altri termini si tratta in termini di programmazione sanitaria di PROMOZIONE DELLA SALUTE.

  • quindi scusami se mi permetto è come dicevo io nell'altra news,educhiamo con l'informazione,in sintesi.
    Informazione che però non deve spaventare e allarmare bensì rendere consapevole la popolazione che il problema può esistere e quindi bisogna prevenirlo.

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